Teatro

Musica: Sting,nuovo CD musica antica per Deutsche Grammophon

Musica: Sting,nuovo CD musica antica per Deutsche Grammophon

Nel prossimo autunno Sting si avventura su un “nuovo” terreno musicale, con un album dedicato alla musica di John Dowland (1536-1626), celeberrimo musicista del periodo elisabettiano
In questa prestigiosa registrazione Sting si avvale della collaborazione del liutista Edin Karamazov per un progetto che lui stesso definisce “la colonna sonora della vita di Dowland in parole e musica”.

Songs from the Labyrinth sarà pubblicato da Deutsche Grammophon, la più importante etichetta di musica classica a livello mondiale.

I primi contatti di Sting con la musica di John Dowland risalgono agli anni ’80 e fin da allora, per oltre vent’anni, la sua musica lo ha accompagnato, come una specie di “piacevole ossessione”.
“Circa due anni fa il mio chitarrista Dominic Miller, con cui collabora da molti anni, mi ha regalato un liuto del XVI secolo. Lo strumento mi ha immediatamente affascinato e mi sono subito immerso nella musica per liuto. L’immediata conseguenza è stata quella di rafforzare il mio interesse per la musica di John Dowland, che ha scritto parecchie canzoni per voce e liuto. Dowland si può considerare il primo cantautore inglese a noi noto, e quindi in fondo molti di noi devono a lui la loro professione”.

“Questo progetto non era nato per diventare un disco. Era un tributo d’amore. Volevo imparare queste canzoni e insieme a Edin ci siamo spinti sempre più in là per semplice curiosità. Credo sia diventato un disco quando abbiamo deciso di inserire fra una canzone e l’altra brani di sue lettere. Chi ascolta John Dowland lo percepisce spesso come un personaggio malinconico e venato di tristezza; in realtà ha scritto anche brani assolutamente gioiosi, pieni di passione e felicità. In lui c’è tutto questo”.

“Non sono un professionista di questo repertorio – continua Sting – ma spero di essere riuscito a conferire a queste canzoni quella freschezza che forse un cantante di maggiore esperienza non avrebbe saputo portare. Per me queste sono canzoni pop del 1600, e così le eseguo; bellissime melodie, testi fantastici e geniale accompagnamento”.